lunedì 16 agosto 2010

Scacco matto

lunedì 9 agosto 2010 alle ore 1.46


La guardavo e avrei voluto ucciderla, ucciderla perché non mi amava, ucciderla perché non la amavo.
Al centro della pista vuota si muoveva a tempo con la musica lenta, alzava un braccio e poi lo abbassava alzando l'altro, ancheggiando leggermente per apparire sensuale si ma non volgare, mi guardava con un sorriso totalmente idiota sul viso, sembrava felice e di cosa poi?!
Mi domandai perché ballava e perché in quel modo, si sentiva appagata, desiderata? lo faceva per me o per quelle poche persone che stazionavano ai bordi della pista? Lo faceva per sfogarsi? per fare ginnastica, per rilassarsi? lo faceva perché non riusciva a controllarsi quando sentiva della musica? quella musica?
Forse lo faceva per farmi venire voglia di scoparla e forse dentro di se aveva già deciso se permettermi o meno di farlo.
"Mi scusi mi permette vorrei scoparla?"
Si, forse lo faceva proprio per questo ma non m'importava l'avrei uccisa lo stesso, facendole male, molto male e godendo del suo dolore e l'avrei scopata si e senza chiedere nessun cazzo di permesso, già pregustavo i mille piaceri che mi avrebbe dato.
Ma non ora, non qui, il gioco era ancora lungo, la sua ultima notte di vita mortale ancora non giungeva al termine.
Io stavo immobile a circa due metri da lei solo la birra ondeggiava nella mia mano, non sei la prima e non sarai l'ultima pensavo.
Smise di ballare si avvicino sorridendo e mi prese il bicchiere dalla mano.
"A cosa stai pensando?"
"Pensavo a te e a quanto tu sia unica" mentì, unica come le altre, identica alle altre.
Scoppiò a ridere quasi sputando la birra che aveva in bocca, un rivolo di schiuma le colava sul mento, se lo asciugò con la punta di un dito con fare malizioso e con fare malizioso disse:
" Quanto sei scemo"
E così è questo il tuo massimo espressivo, è per dire frasi come questa che ti sei iscritta all'Università, Filosofia immagino, che scelta arguta, oculata, ponderata; chissà che tu nelle tue ultime ore di vita non sappia cogliere la verità che mi ha spinto a recarti il castigo.
E sia mi hai dato il permesso che io non ti ho mai chiesto perché non mi serviva ma sono contento che tu lo abbia fatto perché ciò insinuerà in te il dubbio che se tu non lo avessi fatto, se tu non mi avessi guardato dicendomi con gli occhi - puoi scoparmi- forse non avresti provato il dolore del castigo, forse non saresti morta, forse.
"Andiamo" le dico prendendola per mano.
"Dove mi porti?" mi chiede divertita.
"Fidati" le rispondo, fidati del lupo cattivo, fidati dell'uomo malvagio, fidati bambina.
Mi dirigo verso il bagno, questo è grande, buio, sporco e vuoto.
"Vuoi tirare?" le chiedo tirando fuori la Bamba, i suoi occhi si illuminano da brava puttanella, sento, sono sicuro, che la sua figa si sta bagnando, si avvicina ancora di più, mi sfiora, sento il calore del suo corpo e dentro di me brucio, il fuoco del peccato mi divora ed il caldo alito di Satana si è abbassato su di noi.
Devo controllarmi, l'ultima volta non ho saputo resistere e ho rischiato molto, ed il gioco è stato rapido, troppo ed insapore.
Preparo due grosse ranze concentrandomi sulla polvere bianca, aspiro vorace e gli passo l'altra, lei tira china sul lavandino e poi si bagna la narice, quando si rialza l'attiro verso di me, la mia bocca si avvicina al suo collo, la lecco come fosse un gelato, salgo piano e arrivo al suo orecchio, lei si mette a ridere
"Mi fai il solletico" mi dice.
"Adoro farti il solletico piccola, vieni, cosa ne dici di andarcene?"
"Ok" mi risponde " Ma dove andiamo?"
"Sorpresa!!" le dico "Sorpresa"
Saliamo in macchina apro il cruscotto e prendo la porra di Bamba, sparo a manetta "Matador" dei Fabulosos Cadilac e mentre la macchina si riempe di fumo acre innesto la prima e schizzo via dentro la notte buia.
Le passo la porra, le sue labbra aspirano voluttuose, i Talking Heads riempono la macchina, TAKE ME TO THE RIVER, la sua mano si appoggia sulla mia coscia, PUSH ME IN THE WATER, mi dice qualcosa ma non la sento, ora le sue mani sono due, mi sta sbottonando la patta,si china verso il mio cazzo e le sue labbra carnose iniziano a succhiarlo avidamente, alzo la musica un altro po' e accelero mentre con una mano accompagno la sua testa.
Si piccola, piccola puttanella succhialo come antipasto che poi viene la sorpresa; è brava a succhiare, nonostante la Bamba sento onde di calore partirmi dai coglioni e le tempie pulsare violentemente.
Mi guardo intorno rallentando cercando una strada buia, non resisto devo sbattermela ora, qui adesso!!!
il rifugio è troppo lontano non riesco a controllarmi, me la sbatto senza farle troppo male e poi dopo a casa le do il resto, la sorpresa troia!!!
Giro a destra e mi infilo in un parcheggio sufficientemente buio, abbasso la musica, lei alza la testa e si guarda intorno, chissà forse sta valutando la privacy del luogo.
"Dai puttanella succhialo ancora un po' che poi ti inculo!!"
Lei mi guarda e prima di prendermelo in bocca mi sussurra " Ti faccio andare in paradiso bello, solo andata."
Sento la sua lingua sui coglioni, li stuzzica, li lecca, li prende in bocca uno alla volta e poi... un urlo!!!!
il mio, un lampo di dolore, lancinante mi parte dai coglioni, non capisco, urlo, lei alza la testa verso di me, le sue labbra carnose sono sporche di sangue e nella mano gli è comparsa una pistola, non capisco e lei mi dice. " Addio coglione!"

Da "La Repubblica" de !8-07-1996

LADY KILLER HA COLPITO ANCORA, SALGONO COSì A CINQUE LE VITTIME DI QUESTA ATIPICA E CRIMINALE SERIAL KILLER, IL CADAVERE DI UN UOMO DI CUI AL MOMENTO SI IGNORA L'IDENTITA' E' STATO TROVATO VERSO LE SETTE RIVERSO IN UNA MACCHINA NEL PARCHEGGIO SCAMBIATORE DI VIA DON MAZZI.
LA VITTIMA SI PRESENTAVA UCCISA CON LA SOLITA FIRMA DI LADY KILLER, UN COLPO CALIBRO 22 AL CUORE E L'ASPORTAZIONE DI UN TESTICOLO, QUELLO DESTRO. QUESTO COME NEI PRECEDENTI DELITTI E' STATO RITROVATO NELLA BOCCA DELLA VITTIMA.
LA POLIZIA HA AVVIATO INDAGINI A TAPPETO, RICORDIAMO CHE NON ESISTE TUTT'ORA UN IDENTIKIT CERTO DEL KILLER.....

C14,

sabato 14 agosto 2010

Re: Stray Cats - I Fought The Law - Live!

Quasi volando a due cm dal suolo

Corro, senza pensare, senza paura, corro...
Avanti è la cosa più facile, corro avanti qualunque sia la strada.
Non ho un posto dove andare ma sopratutto non ho un posto dove potere fermarmi e allora...
Corro, in cuffia scorre il silenzio, in loop, anche lui corre provando a mordersi la coda.
Correndo sono tante le cose che sfioro, ferme immobili le sfioro e già non sono più li, sono io che sono già così lontano.
Il mondo non cambia correndo solo diventa un po' più piccolo ma questo non ci fa sembrare più grandi anzi...
Corro con ottimi tempi e su qualsiasi distanza, sono i miei tempi e le mie distanze.
Corro e quando dormo stremato sogno di correre, sogno di non fermarmi e corro.... corro...
Quelli che mi vedono sfrecciare davanti al loro immobilismo pensano che io abbia fretta ma si sbagliano, il mio è solo disinteresse,
Non c'è impegno o ricerca, forse semplicemente non m'interessa camminare o fermarmi su questo mondo.
Io corro.