sabato 27 novembre 2010

Il centro del mondo

Arrivammo a Port Antonio sotto un magnifico, grandioso e bagnato temporale Jamaicano.
Il posto "very cheap"  dove sistemarsi si rivelo tale ed abbastanza decadente da risultare confortevole, quasi familiare, solo più tardi al sopraggiungere della serata ci saremo resi conto di quanto confortevole sarebbe stato.
La mia "camera" singola era più piccola di una cella d'isolamento, mezzo metro in larghezza più grande del letto singolo e sfondato, uno spago da un angolo all'altro della stanza, questa era la mia camera "very cheap" a Port Antonio.
Eravamo uno di quei gruppi di ragazzi che fanno amicizia in viaggio, due di Bologna e quattro Milanesi avevamo deciso di fermarci qualche giorno lì per vedere i paraggi con le sue splendide spiagge, finito il temporale facemmo un giro per il piccolissimo paese ed al tornare in "Guesthouse" da Mami... trovammo nel ballatoio appena uscite da una doccia, chissà,  forse comune, quattro scatenatissime ragazze urlanti svestite di un solo asciugamano e molto disinvolte, fummo colpiti più dal casino in verità che dalle nudità, abitavano lì con Mami, delle quattro solo una era bella, alta magra con un seno decisamente importante, era la più calma delle quattro, la più sfrontata e mi guardava.
Si avvicino guardandomi negli occhi come una pantera e mi disse:
-  Rastaman questa notte dormo nel tuo letto!!-
Questo fece, quella notte mentre io già dormivo stanco e stonato dagli effetti della Alaska Gold, senti aprire la porta, le serrature nei posti "very cheap" sono un optional, e nel buio  il suo corpo si infilo nel letto, in silenzio, già nuda, la sua pelle morbida e calda, sulla mia.
Scopri con piacere che era una ragazza di parola,iniziamo a toccarci a baciarci e non ci furono molti preliminari, ci scopammo selvaggiamente dopo esserci visti per soli cinque minuti, eravamo solo due corpi affamati ci demmo dentro in tutte le posizioni, i corpi resi scivolosi dal sudore copioso, ci cercavamo respingendoci.
La misi alla pecora e le infilai il mio cazzo mentre con le mani le tenevo i fianchi, i colpi iniziarono ad essere veloci e ritmici poi, poi...
Una goccia di sudore, una singola goccia di sudore colandomi sulla fronte mi scese sul naso e cadendo al rallentatore davanti a me andò ad infrangersi sul suo piccolo e perfettamente tondo buco di culo, non lo so perché, ma iniziai a fissare lo sguardo su quel buco, aprendo con le mani le chiappe per spalancarlo meglio, mentre le gocce di sudore oramai cadevano regolarmente ad una decina di secondi l'una dall'altra,  io iniziai a prendere la mira,  lei gemeva e teneva il ritmo ed io mentre la sbattevo pensavo solo  a quello ,a fare centro e credetemi non era facile.
Questo successe quella notte a Port Antonio, lei si chiamava Mary imparai poi ed aveva un buchetto deliziosamente tondo, ci furono altri giorni a Port Antonio, ma questa è un altra storia.

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