domenica 24 ottobre 2010

Uccidi ma non Puoi morire

Credevi di potere, pensavi che il solo volerlo potesse renderlo possibile, sei andata avanti anche quando gli altri si fermavano, respirando malamente, annaspando nelle morbide coltri della complicità assoluta, quella fatta anche di peccato, dove non tutto è bianco e non tutto è nero.
Hai cinto vite, vere.
Disegnavi origami e parlavi, così poco...
Muovevi le dita, ricordo, continuamente come suonando uno strumento invisibile e tutto a volte sembrava immobile attorno a te.
Avresti potuto, il mondo si fermava come in un quadro quando riuscivi a metterti nel centro, tutto spariva... avresti voluto ma non lo hai avuto.
Non è questo l'oggi per te forse domani, fanne frutto tu lo sai, il tempo non è mai sprecato e chi lo usa tutto non ha bisogno di un orologio, i tuoi polsi nudi, sottili, ricordo...
Le persone si spostano quando passi, e ti guardano, qualcuno vorrebbe averti, qualcuno ti avrà, solo attimi, ne tutti neri ne tutti bianchi, attimi...
Eri leggera e ti piaceva ogni cosa si potesse fare, e ogni cosa tu la facevi bene, mai da sola, mai solo per te, non potevi vivere solo per te, dovevi vivere, e respirare di bocca in bocca.
Non è stato lo so, come avresti voluto, ma il domani è solo dopo oggi.

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